domenica, febbraio 05, 2006
La vita è bella tutto qui
La vita è bella? Tutto qui!
La vita è bella! Tutto qui?
Bere un bicchiere d’acqua quando non hai sete. Quanto durerà tutto questo? Vuoi piangere? Ascoltami! A cosa stai pensando? Ci sono ancora degli uccelli in questa città! Io sono qui tu dove sei? Mi brucia lo stomaco, ho le spalle rigide, i piedi stanno formicolando, non ne posso più! Cos’è che le fa più male? Vorrei arrivare ad uccidermi come se non stessi facendo niente di speciale. Arrivare a tagliarmi i polsi come se stessi rollando una canna da solo, quella della sera, quella che non sai mai come ti può prendere, quella che ti puo far fare dei bei sogni o non lasciarti dormire, ma che comunque fumi. Fuma ancora? Ieri non sono uscito perché non avevo voglia di fare la doccia ma ero sporco e a me non piace uscire di casa se sono sporco. Oggi non esco e basta. Nessuno puo dire con esattezza cosa ci sia la fuori. Sto in casa.
Sei in casa? Mi stai chiamando al telefono fisso! E cosa fai? Niente di niente di niente e non dirmi che non si puo fare niente perché comunque qualcosa la stai facendo anche se sei immobile su una poltrona a guardare fisso davanti a te con la luce spenta, non dirmelo. Scusa? Sono giorni che non riesco ad uscire. Ah ecco. Non ci riesco e basta. Non E’ che non voglio ma E’ che non ci riesco. Due giorni fa sono arrivato fino alla macchina. Ah davvero? Il tuo tono è sarcastico. Scusa. Ho aperto la portiera con il telecomandino della chiave. Silenzio di alcuni secondi (s.a.s). E poi? (s.a.s) Ma che fai piangi? No è il film. Ma parli con me o guardi il film? Nessuna delle due. (s.a.s) Vengo li. Perché? Ti faccio compagnia. Credo di aver lasciato la macchina aperta, perché al secondo lampeggio delle quattro frecce sono scappato. Un’ora fa era lì. (s.a.s) Passavo per caso, giuro. Io vado a fare la doccia e tu non venire qui!
Solo se finisco le sigarette allora ho la forza necessaria di camminare allo scoperto. Queste sensazioni devono averle provate chissà quante persone eppure a me sembra di essere IL solo con questo problema e ogni voolta che c’è questo problema mi sembra di essere il solo e che sia peggio dell’ultima volta anche se sei sicuro che chissà quanti ce l’hanno e cel’hanno avuto e chissà quanti hanno pensato che chissà quanti ce l’hanno e ce l’hanno avuto. Ma niente. Con la sua ragazza come và? Non ho un’erezione da settimane. Non me lo aveva detto. Lei non me lo aveva chiesto. Con che mezzo è venuto fin qui. Il TAXI, l’ho chiamato da casa aspettandolo dietro alla porta, appena è arrivato sono saltato dentro. (sas) A me non fa ridere. Scusi ma pensavo al tassista. Gli ho dato una bella mancia per il disturbo.
Stai meglio? Perché non mi hai chiamato prima? Ero al lavoro lo sai. Non li hanno messi da te i telefoni? Non essere sarcastico.
La vita è bella! Tutto qui?
Bere un bicchiere d’acqua quando non hai sete. Quanto durerà tutto questo? Vuoi piangere? Ascoltami! A cosa stai pensando? Ci sono ancora degli uccelli in questa città! Io sono qui tu dove sei? Mi brucia lo stomaco, ho le spalle rigide, i piedi stanno formicolando, non ne posso più! Cos’è che le fa più male? Vorrei arrivare ad uccidermi come se non stessi facendo niente di speciale. Arrivare a tagliarmi i polsi come se stessi rollando una canna da solo, quella della sera, quella che non sai mai come ti può prendere, quella che ti puo far fare dei bei sogni o non lasciarti dormire, ma che comunque fumi. Fuma ancora? Ieri non sono uscito perché non avevo voglia di fare la doccia ma ero sporco e a me non piace uscire di casa se sono sporco. Oggi non esco e basta. Nessuno puo dire con esattezza cosa ci sia la fuori. Sto in casa.
Sei in casa? Mi stai chiamando al telefono fisso! E cosa fai? Niente di niente di niente e non dirmi che non si puo fare niente perché comunque qualcosa la stai facendo anche se sei immobile su una poltrona a guardare fisso davanti a te con la luce spenta, non dirmelo. Scusa? Sono giorni che non riesco ad uscire. Ah ecco. Non ci riesco e basta. Non E’ che non voglio ma E’ che non ci riesco. Due giorni fa sono arrivato fino alla macchina. Ah davvero? Il tuo tono è sarcastico. Scusa. Ho aperto la portiera con il telecomandino della chiave. Silenzio di alcuni secondi (s.a.s). E poi? (s.a.s) Ma che fai piangi? No è il film. Ma parli con me o guardi il film? Nessuna delle due. (s.a.s) Vengo li. Perché? Ti faccio compagnia. Credo di aver lasciato la macchina aperta, perché al secondo lampeggio delle quattro frecce sono scappato. Un’ora fa era lì. (s.a.s) Passavo per caso, giuro. Io vado a fare la doccia e tu non venire qui!
Solo se finisco le sigarette allora ho la forza necessaria di camminare allo scoperto. Queste sensazioni devono averle provate chissà quante persone eppure a me sembra di essere IL solo con questo problema e ogni voolta che c’è questo problema mi sembra di essere il solo e che sia peggio dell’ultima volta anche se sei sicuro che chissà quanti ce l’hanno e cel’hanno avuto e chissà quanti hanno pensato che chissà quanti ce l’hanno e ce l’hanno avuto. Ma niente. Con la sua ragazza come và? Non ho un’erezione da settimane. Non me lo aveva detto. Lei non me lo aveva chiesto. Con che mezzo è venuto fin qui. Il TAXI, l’ho chiamato da casa aspettandolo dietro alla porta, appena è arrivato sono saltato dentro. (sas) A me non fa ridere. Scusi ma pensavo al tassista. Gli ho dato una bella mancia per il disturbo.
Stai meglio? Perché non mi hai chiamato prima? Ero al lavoro lo sai. Non li hanno messi da te i telefoni? Non essere sarcastico.